giovedì 18 giugno 2009

Vagabondi

Questo è un periodo di viaggi più o meno lunghi, camminate, ozio, gioco, lavoro, musei, matrimoni, mare, città, periferie ... e poco tempo per scrivere sul blog. Però aspettatemi che torno :)

venerdì 12 giugno 2009

Ha smesso di piovere ...






















... si ritorna in giardino :)

mercoledì 10 giugno 2009

Legno e fuoco

Ieri era il compleanno della bisnonna di Lorenzo e dopo cena siamo andati a farle gli auguri. La nonna-bis, come la chiama Lorenzo, è una persona semplice che ama cose semplici. Così ieri pomeriggio, dopo la scuola, abbiamo deciso di prepararle un piccolo regalo.
Abbiamo protetto il tavolo della cucina con dei pezzi di cartone e abbiamo preparato tutto il necessario.



Lorenzo ha inciso il legno con i punzoni



e io ho scritto gli auguri



Il pirografo che abbiamo usato è quello che mi è stato regalato da bambina. Ha vent'anni (ma non li sente) e a Lorenzo piace molto!

martedì 9 giugno 2009

Domenica siamo andati nei campi di Teresa. C'era la festa dell'azienda, con apertura straordinaria del negozio e ricco buffet. Ma ancor più bello, era possibile visitare i campi in libertà o accompagnati.
Prima abbiamo fatto un giro da soli, giocando a riconoscere i vari ortaggi e le piante presenti lungo i campi. Poi abbiamo formato un piccolo gruppo e ci siamo fatti guidare lungo i sentieri. Tunnel di fragole, asparagi, carciofi, fiori di camomilla ovunque, zucche e zucchine.
Lorenzo si è divertito moltissimo e ha ascoltato con estrema attenzione i consigli e le dritte. Da quando abbiamo iniziato l'avventura dell'orto ha un appuntamento giornaliero fisso con le piantine di ortaggi e ogni cambiamento, ogni fiore sbocciato, ogni accenno di frutto, lo riempie di gioia e eccitazione. Il momento più bello per me è stato veder spuntare i semi piantati direttamente nella terra, vederli farsi largo con tenacia e pensare a quanta forza vitale c'è racchiusa in ognuno di loro!
Prima di iniziare l'orto ho cercato in rete e sul bellissimo sito di erbaviola ho trovato tante informazioni interessanti sull'orto biologico. Ho poi investito in un libro che fosse completo ma adatto anche a chi come me non aveva precedenti esperienze nella coltivazione biologica. Il libro che ho scelto è Orto e giardino biologico, sia per la completezza dell'opera sia per la facilità di reperimento.

Ieri invece, slittato lo spettacolo di fine anno scolastico causa pioggia, abbiamo travasato alcune pantine basilico, pomodori e menta (regalo fatto a Lorenzo durante un laboratorio presso la Cascina Galbusera Bianca) in vasi più grandi. Potevano essere trapiantate direttamente in giardino ma Lorenzo ha preferito aspettare ancora perchè, vista l'umidità di questi giorni, il prato è pieno di limacce fameliche che hanno già divorato altre due piantine di menta (le mie! ... sigh)

Intanto qui continua a piovere

giovedì 4 giugno 2009

Sobrietà resistenza e piccole rivoluzioni

Sempre più frequentemente, prima di ogni acquisto (o ipotesi di acquisto) la domanda che mi faccio è: "Ma mi/ci serve davvero?" Ed è la stessa domanda riportata in primis in questo ennalogo della decrescita. Il più delle volte la risposta è "no".

Sempre più frequentemente mi capita di vedere una gonna o un vestito, pensare "che carino", subito dopo analizzare il modello e aggiungere "me lo posso fare da sola" (peccando di eccesso di autostima e mettendo a dura prova la pazienza del compagno di vita). Salvo poi arrivare a casa, aprire l'armadio e rendermi conto di avere vestiti che indosso una volta l'anno o giù di lì.

(A proposito: recentemente ... ognuno ha i suoi tempi ... ho ultimato un cambio armadi che si trascinava tra cassetti, sedie e ripiani formando strati sedimentati di vestiti estivi/invernali, e ho realizzato che possiedo abiti a sufficienza per tirare avanti almeno due anni!)

La mia spesa è sempre più semplice ed essenziale: farine, passata, pasta, riso, olio e poco altro, e mi pesa sempre più farla al supermercato, anche se ci sono linee biologiche e solidali e quello che vuoi: mi danno fastidio le corsie, le luci, l'infinità di prodotti esposti, le uova che arrivano da Modena, quattro tipi di biscotti con quattro prezzi differenti che contengono gli stessi ingredienti e vengono prodotti nello stesso stabilimento (mannaggia all'abitudine che mi trascino dall'infanzia di leggere le etichette in maniera compulsiva). E riaffiora a ondate ricorrenti l'idea di un Gas.
Per frutta, verdura (quella che non ho nell'orto) e uova vado qui ed è bello arrivare e farsi consigliare, imparare il nome di un'insalata particolare, acquistare un ortaggio di cui ignoravo l'esistenza e provare a cucinarlo.

Non è moda, ne tendenza: è un'esigenza che è cresciuta in me. Voglia di sobrietà. Non è neanche una questione di risparmio, una soluzione alla crisi, non solo. (Anche se la crisi è la crisi di un modello di vita e consumo, prima di tutto, ed è cambiando questo modello che si trovano alternative di vita possibili).

Ed è una sobrietà allegra che porta grandi soddisfazioni in piccoli gesti:

è tagliare i pantaloni di una tuta di Lorenzo, ormai rovinati sulle ginocchia e diventati troppo corti, chiedere alla genitrice un corso accelerato di cucito (suscitando in ordine stupore, grande ilarità e rassegnazione) e abbozzare due orli ... ad altezze completamente diverse ... e infine sentirsi dire dal proprio figlio, con un velo di orgoglio, che adesso quelli sono i suoi pantaloni preferiti

è guardare con occhi nuovi i contenitori delle uova, immaginarli altrimenti, armarsi di forbici tempere e quant'altro e divertirsi così

è scartare i vestiti più vecchi e guardarli nel loro infinito potenziale di "stoffe"


Piccoli gesti, scelte quotidiane, che scardinano lentamente un sistema fino a ieri percepito come normalità.

Un percorso fatto di piccoli passi.

Poco a poco ... shwiya shwiya