Ho iniziato l'anno scorso con il pane (anche se non sono ancora riuscita a coltivare la mia pasta madre: dopo un primo fallimento mi sono arresa, ma è nell'elenco di cose da fare).
Il profumo del pane che cuoce è entrato a pieno titolo tra gli odori familiari della casa e mette allegria a tutti.
Due mesi fa sono passata allo yogurt. Ho riesumato la yogurtiera di mia mamma, che giaceva inutilizzata nell'armadietto più alto della sua cucina. Un litro di latte crudo della fattoria vicino casa, un vasetto di yogurt bianco (solo la prima volta), una buona dormita e la mattina yogurt fresco e soddisfazione.
Poi Lorenzo è andato in gita con la scuola in una fattoria e dopo aver visitato le stalle e la sala mungitura, ha seguito un laboratorio sulla produzione del formaggio. Ogni bambino è tornato a casa con tre piccole mozzarelle e tanta voglia di raccontare quella giornata.
Mi sono documentata, ho cercato siti, ricette e consigli (segnalo www.faromagio.it) . Mi sono autoimposta di provarci gradualmente, mettendo un freno alla voglia compulsiva di ordinare subito online il kit del piccolo casaro ...
Ho deciso di iniziare con il panir, o tofu indiano, perché gli ingredienti sono pochi e di facile reperibilità (latte, sale e limone!) ,il procedimento semplice e il risultato immediato. Tutti elementi utili quando si cucina con i bambini.
Ho trovato in rete diverse ricette con altrettante dosi: la principale differenza riguardava la quantità di limone. Dopo aver portato quasi ad ebollizione il litro di latte, Lorenzo ha aggiunto il sale e successivamente il succo filtrato di metà limone. Abbiamo aspettato circa un minuto, ma il liquido rimaneva omogeneo. Allora abbiamo aggiunto il succo dell'altra metà limone e immediatamente la cagliata si è separata dal siero. Io e Lorenzo ci siamo ritrovati con un sorriso ebete ad osservare la pentola, poi abbiamo ripreso il controllo della situazione, abbiamo prelevato la cagliata e l'abbiamo messa a scolare in un colino appoggiato sopra una bacinella, dove è rimasta fino all'ora di cena.
L'abbiamo mangiato schiacciandolo con un po' di olio e spalmandolo sulle fette di pane integrale.
Stasera con il siero avanzato ci cimentiamo nella preparazione della ricotta ...
bravissimi!!
RispondiEliminaper il formaggio "l'esperto" è davide. di solito lui fa il primo sale, abbastanza semplice e anche lui ricava la ricotta dal siero, anche se ne viene davvero pochina
io invece sono più per il pane e lo yogurt (uso anche io la yogurtiera)e poi mi piace sperimentare, provare ricette nuove
riuscire ad essere autosufficienti anche se nelle piccole cose è una grande soddisfazione!!
sul nostro blog puoi trovare qualche ricettina e magari anche noi verremo a sbirciarne qui da te!
in bocca al lupo
francesca
p.s.
RispondiEliminail nostro nuovo indirizzo è http://www.equazioni.org
ma non me lo fa inserire nei commenti....